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Oltre tre milioni, ossigeno per l’Atm di Messina: arretrati da pagare e acquisto di bus

MESSINA. Arrivano i soldi per l'azienda Trasporti. La Regione ha dato in pagamento due mandati che riguardano l'Atm. Ad annunciarlo l'assessore regionale ai Trasporti Nino Bartolotta. Due mandati di pagamento già firmati e inviati in banca. Il primo è di 650 mila euro. Il secondo di due milioni e 590 mila euro. Oltre tre milioni di euro spendibili entro pochi giorni. I soldi fanno parte di una più cospicua fetta di contributi, relativa al rimborso sul chilometraggio effettuato dagli autobus, sette milioni circa, che da anni era entrata in contenzioso. Serviranno a pagare parte degli stipendi arretrati dei circa 600 dipendenti ma non solo. L'assessore comunale ai Trasporti Gaetano Cacciola ha annunciato che non solo saranno pagati parte degli stipendi arretrati ma che sarà potenziato il parco mezzi dell'Atm. L'obiettivo è trovare sul mercato mezzi a buon mercato, nuovi o usati.
Da Bartolotta in tema di trasporti anche altri due annunci importanti: la Regione sta per dare il proprio via libera sul progetto di adeguamento del viadotto Ritiro che ha già ottenuto il parere positivo del genio civile. C'è da verificare la congruità della spesa lievitata da 29 a 60 milioni. Appalto entro febbraio. Via libera quasi pronto per la via del Mare, 29 milioni stanziati dalla Regione e dall'Autorità portuale.
Intanto dal bilancio preventivo Atm emergono numeri importanti. L'azienda ricava dai biglietti meno di quanto spende per benzina e manutenzione. Nel 2013 l'azienda non è riuscita a ricavare più del 15% totale degli introiti dai servizi offerti. A farla da padroni sono i portoghesi. Così l'Atm ha previsto per il 2013 entrate per 1.700.000 euro, a fronte di 1.386.913 realmente incassati secondo il consuntivo 2012, a cui si aggiungono 960.000 euro di abbonamenti rispetto ai quasi 750.000 del 2012. Previsti quindi quasi 2 milioni di introiti tra biglietti e abbonamenti. Basta incrociare questo numero con il costo del carburante, fissato in 1.400.000 euro, per rendersi conto che la cifra che deriva dalla vendita dei biglietti è troppo bassa e sufficiente solo a pagare la benzina per far circolare i mezzi. "Se poi aggiungiamo anche la spesa prevista per la manutenzione del tram che ammonta a 1.700.000 euro - spiega Michele Barresi segretario dell'Orsa trasporti che in una lettera aperta insiste sul fatto che l'Atm debba restare comunale - si comprende bene come un'azienda di trasporto non possa funzionare".
C'è poi il parcheggio Cavallotti dove si prevedono incassi dai biglietti per soli 65.000 euro. Nel 2012 la cifra introitata si è fermata a 52.316 euro. Poco più di 5.000 euro al mese forse sufficienti a coprire solo le spese di gestione. Tra le voci figura poi l'affitto dell'auditorium che si trova all'interno della sede di via La Farina. Si prevede di incassare zero euro. Esattamente come per il 2012.

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