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Sei indagati per omicidio colposo, spunta il cellulare di Provvidenza Grassi

MESSINA. Mentre dalla borsa spunta il telefonino che potrebbe fare da “scatola nera” e dare informazioni importanti sulle ultime ore di vita di Provvidenza Grassi, vengono fuori novità eclatanti. Ci sono sei indagati con l'accusa di omicidio colposo nel caso di Provvidenza, la ventisettenne ritrovata morta giovedì sera sotto il viadotto autostradale di Bordonaro, accanto all'auto accartocciata. Si tratta di addetti alla sorveglianza, ex amministratori ed amministratori del Consorzio autostrade.

Nel mirino della magistratura la mancanza di sicurezza in quel tratto di autostrada da dove Provvidenza sarebbe precipitata. Il fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo che conduce l'indagine sulla morte della giovane. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo. Dal Consorzio nessuna conferma ufficiale.

Le indagini si muovono in un clima di massimo riserbo ma la notizia della consegna degli avvisi di garanzia viene confermata da fonti attendibili. Il vicepresidente del Consorzio autostrade Nino Gazzara, che a luglio era commissario e che conosce bene i meccanismi della giustizia essendo un valente avvocato spiega: "Personalmente non ho ricevuto alcunchè. Ma ho notizia dell'indagine. Non escludo che l'informazione di garanzia possa riguardare anche me. Del resto sarebbe un atto dovuto".

Sulla sicurezza dell'autostrada Gazzara aggiunge: "Posso dire che ci sono alcuni tratti in cui la sicurezza va sicuramente migliorata. E stiamo lavorando in tal senso. Ci sono sette appalti in corso di espletamento. Sono disponibili settanta milioni di euro. I lavori riguardano anche i guard rail".

Intanto, sul fronte delle indagini, si apprende che i carabinieri hanno ritrovato il telefonino di Provvidenza. Potrebbe fare da scatola nera. I carabinieri dei Ris e i tecnici potrebbero risalire al percorso effettuato nelle ultime ore da Provvidenza. Capire se Provvidenza, dopo aver lasciato il fidanzato a Villafranca sia tornata a casa. Se abbia messaggiato o telefonato.
La famiglia di Provy non crede all'incidente autonomo ed ha già fatto sapere tramite il proprio legale, l'avvocato Giuseppina Iaria, che nominerà dei periti di fiducia. Martedì l'autopsia. I Ris affiancheranno la procura nei rilievi sull'auto.

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