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Messina, restauro gratuito per tre Barette Appello ai giovani: portate le icone

MESSINA. La processione del Venerdì Santo delle Barette si presenta con molte novità: la prima è che tre statue su undici sono state restaurate gratuitamente sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni Culturali da Rosaria Catania Cucchiara che non ha voluto somme ricordando la devozione del nonno e del padre alla manifestazione religiosa. Le Barette che si presenteranno come nuove sono quelle dell'Ultima Cena, dell'Ecce Homo e del pianto di Maria con stretto il figlio deposto dalla Croce. Riparati mantelli, mani, braccia e decorate le parti usurate dal tempo. La seconda è che l'Addolorata, che viene sempre seguita da centinaia di fedeli, presenterà un mantello nero con ori dono dell'associazione Mogli Medici Italiani. Curiosità presentate ieri mattina in conferenza stampa al Comune per le iniziative della Settimana Santa dal sindaco Renato Accorinti e dall'assessore alla Cultura Tonino Perna e da Giacomo Sorrenti, Governatore della Confraternita Santissimo Crocifisso e da Ermanno Crisafi dell'arciconfraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi. Presenti gli esponenti delle Arciconfraternite come Piero Corona, Nino Di Bernardo, Marco Grassi e Domenico Conforto. Le statue sono conservate nella Chiesa di via Nuovo Oratorio della Pace sotto cura della confraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi. La processione avrà inizio alle 18 dalla Chiesa di via Nuovo Oratorio della Pace e attraverso le vie centrali della città farà ritorno nel Santuario intorno alle 21 ricordando le fasi della Passione di Gesù. In strada i tamburi dell'associazione rinascimentale della Stella, i Babbaluci e le Biancuzze con i capi simbolo della loro storia. La processione nacque nel 1610 su volontà della Confraternita dei Bianchi che deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo (si svolgeva di giovedì) e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l'Ultima Cena. Il sisma del 1908 interruppe la Processione per quattordici anni e distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. La Confraternita dei Bianchi, fusa nel 1971 con quella di Santo Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all'organizzazione della Processione ma risposero prontamente i Battitori; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall'incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell'organizzazione della Processione la Confraternita Santissimo Crocifisso. Anche quest'anno è stato lanciato un appello ai giovani per trasportare le Barette. A.Caf.

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