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Gli ambulanti dilagano sulle coste di Milazzo

MILAZZO. Le direttive venute fuori nella riunione promossa dalla Prefettura di Messina lo scorso 13 agosto con i sindaci dei comuni messinesi per l'avvio di un servizio - in linea con le recenti direttive del ministro dell'Interno Angelino Alfano, finalizzato alla prevenzione e contrasto dell'abusivismo commerciale e dell'ambulantato selvaggio, fino ad oggi non hanno trovato una piena attuazione. Vuoi per il periodo di ferragosto, vuoi perché il numero dei vigili urbani è assai ridotto rispetto alla grandezza della città, i controlli sui numerosi ambulanti presenti in città, sono sati sporadici. Eppure nella città del capo esiste una delibera di giunta risalente a ben quattro anni fa, che regolamenta le attività consentite (e la questione ovviamente non riguarda solo gli extracomunitari) in marina Garibaldi. Purtroppo, in questo mese di agosto, principalmente, ma anche nei mesi precedenti, spesso i milazzesi ed i tanti forestieri presenti, devono fare una sorta di gimkana per poter passeggiare e godersi quel po' di frescura fra il mare ed il viale alberato. Qualche volta, a seguito di proteste da parte dei cittadini sono arrivati i vigili urbani che hanno proceduto a far sgomberare le aree abusivamente occupate ma, tante altre volte gli ambulanti sono rimasti ad esporre le loro mercanzie limitando la zona destinata al passeggio. In questi anni gli ambulanti stranieri sono diventati progressivamente i nuovi padroni del lungomare Garibaldi. In qualche occasione, addirittura hanno raggiunto un numero mai registrato prima (un centinaio). Il fenomeno, comunque, non è circoscritto solo alla marina Garibaldi, ma si è esteso anche a Capo Milazzo dove la già difficile viabilità, pedonale ed automobilistica nei giorni festivi è resa complicata dalle bancarelle e dalle autovetture degli addetti ai lavori parcheggiate in maniera scriteriata.

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