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Lipari, il Comune in rosso aumenterà le tasse

LIPARI. «Patto di stabilità a rischio: in arrivo sanzioni dalla Regione. Le soluzioni? Aumento della pressione fiscale, incasso degli oneri di urbanizzazione…». Il dirigente del settore economia e finanze Francesco Subba fa sentire il suo grido di allarme in una nuova lettera inviata alla giunta Giorgianni e al consiglio comunale.
«In sede di verifica trimestrale degli equilibri finanziari — puntualizza Subba — abbiamo registrato uno squilibrio correlato ai limiti-obiettivi imposti dal Patto di Stabilità interno, squilibrio connesso alla circostanza che il rispetto dei limiti del 2014 è stato basato anche sulle entrate che dovevano derivare in buona quantità dai trasferimenti regionali per investimenti dell’anno 2013. Per potere introitare le somme connesse a trasferimenti regionali per investimenti anno 2013 (dove si opera con buoni di prelevamento) è necessario allegare alla richiesta di accredito il mandato di pagamento connesso alla spesa sostenuta e se i settori e servizi competenti non riescono a perfezionare le liquidazioni, l'ente non riuscirà ad introitare quanto necessario per il rispetto del patto».
Quello che si sta verificando è esattamente l'opposto di quanto sarebbe necessario, ovvero i settori e servizi competenti stanno utilizzando gli spazi concessi dalla Regione nell'ambito del Patto, pari ad un milione 390 mila euro, per pagare le spese in conto capitale, ma non spese che automaticamente determinano entrate (come ad esempio i trasferimenti regionali per investimenti anno 2013) creando uno scompenso nell'ambito di come si era previsto di operare per rispettare i vincoli del Patto per il 2014.
«Questo settore — continua Subba — non può impedire che si concretizzino pagamenti in conto capitale nell'ambito dei limiti imposti dal patto perchè se non dovessimo raggiungere la soglia comunicata dalla Regione incorreremo nelle sanzioni previste dallo stesso accordo, ma ha il dovere di segnalare l'anomalia affinchè si possano trovare per tempo adeguate soluzioni imponendo di operare in un modo anzichè in un altro».
Secondo Subba «le misure alternative da adottare rispetto a pagamenti esclusivamente nell'ambito dei sopra citati fondi connessi ad investimenti regionali 2013 sono: 1) contrazione della spese corrente (cosa quasi impossibile visti gli stanziamenti dell'annualità 2014 del bilancio 2013-2015); 2) incremento delle entrate correnti da non impegnre (si dovrebbe aumentare la pressione fiscale-tributaria); 3) incremento di entrate da tit.4 ovvero incasso di oneri di urbanizzazione, alienazione di beni immobili e trasferimenti per investimenti (le somme andrebbero introitate e non spese)».
E conclude «si può visionare il prospetto di monitoraggio effettuato al 13 agosto 2014 (per le spese per investimenti lo stesso è proiettato all'utilizzo dell'intero spazio concesso dalla Regione per dare la misura del problema) ed evidenzio che resto in attesa di decisioni e conseguenti determinazioni dell'organo politico che ribadisco devono essere imposte ai settori e servizi competenti per materia se riguardano l'aspetto della gestione delle spese in conto capitale». Insomma, la situazione è critica.

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