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«L’acqua è torbida», il sindaco di Sant'Agata
vieta di berla in quattro contrade

SANT'AGATA. Le numerose segnalazioni giunte al Comune da parte di molti residenti nelle popolose contrade Vallebruca, San Giovanni, Fiorita e Sprazzì, hanno indotto - in maniera cautelativa - il sindaco della città Carmelo Sottile, a emettere un'ordinanza di divieto dell'utilizzo di acqua a scopo potabile a causa di presunti «intorbidimenti» del prezioso liquido che sgorga dai rubinetti e dalle fontane delle abitazioni private dei cittadini. L'acqua in questione, che alimenta le risorse idriche delle contrade oggetto dall'ordinanza, è quella proveniente dalle sorgenti Baudo e Peluso. Le zone interessate sono densamente popolate; per questo motivo si è già messa in moto la macchina di controllo e prevenzione che, in questi casi, monitora attentamente - mediante analisi strumentali mirate e accurate - la situazione onde evitare che possibili effetti negativi possano ricadere sulla salute dei fruitori dell'acqua, elemento imprescindibile per tutte le attività giornaliere di ogni singola persona. Le segnalazioni riguardano la presenza di "bolle" e rilevano un colore non esattamente cristallino delle acque che, solitamente, sono limpide e pure. L'ufficio tecnico comunale ha quindi attivato - come si legge nell'ordinanza n°75 dello scorso 30 agosto - tutte le procedure di verifica, monitoraggio e controllo della rete di distribuzione idrica assumendo, nel contempo, i necessari adempimenti previsti dal caso in questione. Il primo cittadino, che è anche il responsabile sanitario del territorio comunale e della salute dei suoi cittadini, ha quindi tempestivamente inoltrato comunicazione all'Azienda Sanitaria Provinciale (distretto sanitario locale), adombrando nella stessa il dubbio che ci possa essere un fattore inquinante - che potrebbe, cioè, inficiare l'utilizzo potabile dell'acqua - e chiedendo che lo stesso ufficio si attivi con tutte le necessarie e tempestive analisi. Il protocollo avviato dal comune prevede, inoltre, che l'assessore responsabile dell'area lavori pubblici e tutela del territorio predisponga, di concerto con gli organi preposti, i lavori di pulizia straordinaria della rete idrica utilizzando preventivamente la disinfezione mediante cloro. Sulle cause che hanno provocato il disagio, quindi , non c'è alcuna certezza e bisognerà attendere l'esito delle analisi richieste. «Nel giro di qualche giorno - dichiara il sindaco - saremo in grado di sapere se e cosa abbia provocato il disagio che, ribadisco, solo a scopo precauzionale ci ha indotto ad attivare la macchina di prevenzione e controllo. Sottolineo - conclude il primo cittadino - che non ravvisiamo, al momento, alcun pericolo imminente per la salute pubblica dei cittadini ai quali chiediamo di osservare, fino alla sua revoca, l'ordinanza emessa».

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