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Patti, a Mongiove una pista ciclabile al posto dei binari

PATTI. «Se Rfi (Rete Ferrovie Italiane) intende dismettere la tratta della vecchia linea ferrata Patti-Mongiove-Oliveri, è chiaro che si aprirebbe una prospettiva straordinaria: ovvero quella di poter finalmente collegare via terra Patti Mongiove e i laghetti di Marinello, senza dovere necessariamente attraversare via terra il territorio di Oliveri per raggiungere quei luoghi che tutto il mondo ci invidia. Si potrebbe quindi dare vita ad una strada carrabile, una pista ciclabile che consentirebbe di realizzare un grande lungomare che da Marinello porterebbe direttamente alla stazione turistica di Marina, ma anche a San Giorgio di Gioiosa Marea». Lo dice il sindaco Mauro Aquino - proprio all'indomani della polemica sorta con il primo cittadino di Oliveri, Michele Pino - per quanto riguarda le dispute fra Comune per il ruolo e le competenze territoriali.
È naturale quindi, su questa idea lanciata da Aquino, sentire il parere di Pino. «L'importante è che se faccia una azione congiunta, inserendo anche il comune di Falcone, perché in caso contrario non si ottiene nulla — dice Pino — Senza dubbio si tratta di una proposta super in tutti i sensi, data l'importanza che rivestirebbe per tutti sia dal lato economico che turistico. Inoltre grande valenza strategica, sempre in prospettiva turistica, la ristrutturazione da apportare all'interno della galleria di Tindari. Chiaramente non è che sia un'opera facilmente attuabile dato che al momento non esiste illuminazione, non c'è nessuna viabilità, tranne ovviamente la linea ferrata». «Sono quindi d'accordo con il collega Aquino - in quanto la dismissione servirebbe anche a noi, perché oggi come oggi, comporta solo delle spese e quasi nessun beneficio. Inoltre è opportuno ricordare, in tal senso, che già negli anni scorsi avevo avanzato la proposta di realizzare una pista ciclabile che partendo da Patti, arrivasse sino a Milazzo. Ripeto si può fare tutto, sempre se le ferrovie intendo dismettere questo vecchio tracciato, però l'importante è farlo tutto insieme».
Senza per questo dimenticare, una proposta fatta dagli abitanti delle zone in questione, che effettivamente se realizzata, rappresenterebbe il massimo, sia dal lato turistico che pratico: «Ovvero costruire un apposito ascensore, all'interno della galleria per dare modo soprattutto ai turisti di accedere facilmente ai laghetti. Senza per questo far passare inosservato il ripristino del vecchio sentiero naturalistico che conduce alla grotta di Donna Villa e Rocca Femmina e quindi Riserva Orienta e Laghetti di Marinello».

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