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Capo d'Orlando, un piano per fermare l’erosione a San Gregorio

Il progetto dovrebbe essere a costi limitati. Propedeutico all’avvio del ripascimento sarà l’esame granulometrico del materiale per controllarne la compatibilità con la zona in cui verrà versata

CAPO D'ORLANDO. Le pessime condizioni meteorologiche hanno bruscamente interrotto la stagione estiva e, nonostante qualche presenza di vacanzieri rimanga, è ormai tempo di guardare alla programmazione e soprattutto a salvare l’unica attrazione per i turisti in arrivo in città: la spiaggia. Il problema dell’erosione del mare, con il sensibile arretramento della linea di costa, non è una peculiarità di Capo d’Orlando, ma in un centro in cui per la prima volta si sono adottate misure innovative di contrasto all’avanzata del mare, soprattutto attraverso gli interventi di provincia e comune, bisognerà capire se, e in che modo bisogna continuare su questa strada. La zona maggiormente a rischio è quella che da centro arriva alla baia di San Gregorio. Negli ultimi tre anni, la spiaggia è sparita a vista d’occhio tanto che rimangono tre o quattro metri di distanza tra il mare e la strada provinciale, in zone in cui trovavano posto lidi attrezzati. Qualche mese fa l’amministrazione ha eseguito un piccolo intervento di riposizionamento di sabbia nei pressi della “Tartaruga” ma si attende l’avvio del cantiere del completamento del porto di San Gregorio, per qualcosa di più vasto e concreto. E’ dal dragaggio dell’invaso, che sarà il primo intervento che le ruspe effettueranno nell’area portuale che giungerà la sabbia che dovrà poi essere utilizzata per riequilibrare la conformazione naturale della spiaggia tra il “laghetto” e San Gregorio. Il progetto dovrebbe essere a costi limitati poiché la sabbia prelevata sarà a costo zero. Propedeutico all’avvio del ripascimento sarà l’esame granulometrico della sabbia per controllarne la sua compatibilità con quella della zona in cui verrà versata. Ovviamente si conta di effettuare tutto entro la fine dell’anno quando, storicamente, il litorale orlandino subisce con maggior violenza la forza delle mareggiate. Le onde infatti lambiscono ormai permanentemente molti tratti del muraglione di contenimento della strada , e l’erosione incalzante potrebbe comprometterne addirittura la stabilità. Poi bisognerà seriamente cominciare a ragionare anche alla rimozione delle cause. Imbrigliamento di fiumi e dissennate opere realizzate sulla costa nei decenni scorsi, dovranno essere rimossi per consentire una naturale ricostruzione della costa. 

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