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Case popolari a Messina, pronta la graduatoria ma mancano i fondi per i nuovi alloggi

MESSINA. Non sono ancora state stanziate tutte le somme regionali, 10,9 milioni di euro, e al momento non è possibile per il Comune acquistare i 95 alloggi scelti per trasferire i baraccati di Fondo Fucile. È quanto ha chiarito ieri l'assessore comunale al Risanamento Sergio De Cola. Pubblicata la graduatoria con i nomi dei proprietari degli alloggi privati selezionati dal Comune l'iter è stato avviato ma non concluso per liberare dalle casupole l'area di Fondo Fucile e trasformarla in Parco Urbano. «Al termine della pubblicazione - ha affermato De Cola - tra circa dieci giorni manderemo tutti gli atti a Palermo per i visti e i finanziamenti ma non abbiamo ancora la disponibilità di tutti i fondi, 10,9 milioni, perché la Regione trattiene ancora 3,4 milioni e la parte restante che comprende anche i lavori di riqualificazione a Tremonti non consente di comprare tutti gli appartamenti che abbiamo periziato e inserito in graduatoria con l'accettazione dei proprietari».

Anche di questo si è parlato sabato nel corso dell'incontro che l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo ha avuto a Palazzo Zanca con l'amministrazione comunale. Case che in media il Comune comprerà a 900 euro al metro quadro. Con i 6,5 milioni, al momento certi, lunedì 1 dicembre sarà espletata la gara d'appalto, sotto controllo dell'Urega, per le opere di ingegneria naturalistica a Tremonti dove sorge il complesso Casa Nostra. Il termine per la consegna delle offerte scadrà mercoledì 26 novembre alle 13.

 

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