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Servizi sociali: a Messina proroga e trovata parte dei fondi

MESSINA. Proroga sino al 30 novembre per tutte le attività sociali e fondi trovati fino al 31 dicembre. È quanto si è appreso dall’amministrazione comunale al termine della lunga giornata di sciopero dei dipendenti delle cooperative private che nel fine settimana, per carenza di fondi, si sarebbero dovuti fermare. Nella serata di ieri la conclusione dell'incontro tra sindaco, giunta e capigruppo in cui è stato stabilito che con le risorse i servizi non si fermeranno. Anche Casa Serena, il centro di riposo per anziani, resterà in piedi per altri 15 giorni. Trecentocinquantamila euro saranno presi dal fondo di riserva, il resto da approvare in Consiglio entro il 30 novembre: 600 mila euro è l’extragettito Tasi, 700mila euro dalla rimodulazione delle Entrate Tasi, 500mila da rinegoziazione mutui con la Cassa depositi e prestiti. Con 2,1 milioni di euro sino a fine anno l’assistenza non si arresterà.

Di mattina in trecento circa si erano presentati in sciopero al Comune. Tutti operatori sociali iscritti a Fp Cgil, Fp Cisl, Uil e Orsa per manifestare e lamentarsi contro il Comune e il Consiglio che aveva dirottato le Entrate Tasi dai servizi sociali a Protezione civile e interventi contro il dissesto idrogeologico. Quelli della Funzione Pubblica della Camera del Lavoro, con fischietti e cartelli, hanno fatto il giro dentro il Palazzo per avere risposte cantando «Bella Ciao». Quelli di Cisl e Uil da due giorni in occupazione nella sala del Consiglio comunale hanno tenuto un’assemblea.

 

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