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Orlandina senza soldi, protesta dei giocatori: in campo ne scendono solo 6

Un calciatore ha dato forfait a 30 secondi dal fischio d'inizio, decretando la sconfitta a tavolino della squadra di casa e la penalizzazione

CAPO D'ORLANDO. È sfociata nella protesta più clamorosa la crisi societaria dell'Orlandina Calcio, società di Serie D (girone I), in fase di cessione: dall'ex parlamentare di Forza Italia, Massimo Romagnoli (attuale presidente del Movimento delle Libertà) all'imprenditore campano Saverio De Benedictis. Un calciatore che ieri ha compiuto vent'anni, Marco Campelli, entrato in campo con soli altri sei compagni per affrontare il Comprensorio Moltalto, squadra calabrese, ha dato forfait a 30 secondi dal fischio d'inizio, decretando la sconfitta a tavolino della squadra di casa e la penalizzazione.

I sette giocatori dell'Orlandina sono stati reclutati tra venerdì e ieri dalla nuova dirigenza. Dopo un lungo conciliabolo negli spogliatoi, i sette atleti dell'Orlandina sono stati convinti a giocare, mentre un gruppo di tifosi ha duramente contestato la squadra e la nuova società invitando gli atleti a lasciare il campo.    Mezzo minuto dopo il fischio d'inizio dell'arbitro D'Ambrogio, di Frosinone, Marco Campelli ha voltato le spalle e ha abbandonando il terreno di gioco. Poi ha raggiunto camminando le recinzioni e ha scavalcato per andare ad abbracciare i tifosi che lo applaudivano per il gesto. La tifoseria, infatti, sostiene da settimane una cordata locale che aveva tentato di rilevare la società. Partita sospesa e, molto probabilmente, campionato finito visto che difficilmente saranno pagati gli stipendi ai giocatori già sotto contratto.

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