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Messina, il Piano di riequilibrio del Comune
il ministero: «Correggere 23 punti»

Le osservazioni dei funzionari di Roma sul programma di risparmi per i prossimi dieci anni

MESSINA. Non c'è ancora un ok o la bocciatura al Piano decennale di riequilibrio economico finanziario del Comune. Il ministero degli Interni ha comunque risposto dopo tre mesi all'amministrazione Accorinti sul programma di risparmi per i prossimi dieci anni che nelle intenzioni della giunta dovrebbero evitare il dissesto economico grazie anche allo stanziamento di prestiti statali. Il ministero ha richiesto a Palazzo Zanca di correggere ventitré punti del Piano con risposta che dovrà pervenire a Roma entro trenta giorni. La delibera era stata approvata dal Consiglio comunale lo sorso due settembre. Tante le perplessità sollevate dai funzionari del ministero a cominciare dall'«accusa» di non aver computato nelle massa passiva complessiva, pari a 331.251.676,25 euro, il disavanzo di quasi 2,5 milioni di euro dal rendiconto 2013. Per il ministero "l’anno 2014 dev'essere posto come anno iniziale del piano e ogni informazione richiesta dallo schema istruttorio deve essere coerente con tale decorrenza" e che dev'essere restituita l’anticipazione a valere sul fondo di rotazione di oltre 14 milioni di euro.

Il ministero chiede chiarezza su andamenti di cassa; equilibri di parte corrente e di parte capitale; capacità di riscossione del Comune nel triennio 2011-2013; revisione dei residui; fondo svalutazione crediti, l’andamento nel triennio 2011/2013 dei debiti fuori bilancio da ripianare, le sentenze esecutive e dei decreti ingiuntivi esecutivi nel triennio 2011/2013, le relazioni dei responsabili dei servizi sui debiti fuori bilancio riconosciuti, le attestazioni dei responsabili di Servizio sull’esistenza o meno di ulteriori debiti fuori bilancio rispetto a quelli indicati, la produzione di accordi transattivi sottoscritti tra le parti, l’adesione dei creditori alla proposta di rateizzazione del debito. «Occorre specificare – segnala il ministero - se l’ente abbia fatto ricorso nell’ultimo triennio a strumenti quali il leasing immobiliare in costruendo o operazioni in project financing». Nel frattempo non si sa ancora quando sarà approvato il bilancio di previsione 2014. Oggi, ultimo dell'anno, nuova seduta del Consiglio comunale nelle 24 ore utili per evitare l'esercizio provvisorio della manovra finanziaria già andata in archivio con la fine del 2014 visto che tutte le spese sono già state affrontate. Adesso la risposta del ministero che non ha dato un via libero immediato. Occorrerà attendere febbraio o forse marzo, con ogni probabilità, per ricevere le nuove indicazioni ministeriali.

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