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Le mareggiate a Canneto di Lipari non trovano argini e invadono il lungomare

Previsti interventi sia nel borgo che a Unci per quasi due milioni e mezzo, ma il litorale si ridurrà di almeno due metri con lo spostamento del muraglione. Così esplodono le polemiche.

LIPARI. A Canneto, il borgo turistico numero uno della maggiore isola delle Eolie, le mareggiate finiscono sul lungomare: da Unci fino a Calandra. Ed esplodono le polemiche, anche perché la giunta del sindaco Marco Giorgianni sta portando avanti due progetti avviati dall'amministrazione precedente di Mariano Bruno: un milione e 700 mila euro per la protezione dell'abitato di Canneto e 700 mila euro per la realizzazione di una stradella a Unci. Con questi due interventi si ridurrà il litorale (di almeno due metri) con lo spostamento del muraglione. Il sindaco Giorgianni ha già garantito che "prima dei lavori saranno valutati nei minimi particolari tutti gli accorgimenti tecnici per evitare che i cittadini possano subire ulteriori disagi".

Nel contempo, si fanno sentire gli isolani. Angelo Sidoti: "Nonostante sia trascorsa una intera giornata ancora il lungo mare di Canneto è pieno di sabbia ammucchiata, barche per strada, cassonetti rovesciati. Noi cannetari popolo di votanti, per non dire altro, non ci scomponiamo minimamente, nè ci ribelliamo. È a dir poco vergognoso". Massimo Ristuccia: "Da tanti anni e diverse volte all'anno si ripete lo stesso problema da quella terribile mareggiata degli anni 80 che invase oltre che la strada anche case e negozi. E' possibile che non sia stato fatto più nulla, dopo i primi tetrapodi, e poi si parla di spostare il muraglione verso mare? Ma almeno rinfoltire la barriera soprattuttio nella zona di Unci - Canneto centro, visto che il molo dopo verso Calandra fa da sbarramento e la spiaggia è molto più consistente.

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