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I lavori al porto di Bagnoli, prime 50 assunzioni

Cominceranno ad eseguire il prolungamento del molo principale che, insieme al dragaggio, rappresenta il primo step della struttura finanziata con fondi europei

CAPO D'ORLANDO. Messe alle spalle le ferie natalizie si comincia a fare sul serio nel cantiere per il porto di contrada Bagnoli dove a giorni una cinquantina di operai, più tutti quelli dell’indotto, cominceranno ad eseguire il prolungamento del molo principale che, insieme al dragaggio, rappresenta il primo step dell’opera con l’utilizzo dei fondi pubblici che devono essere necessariamente spesi entro novembre.

Cinquanta operai, la cui fase di assunzione è prevista a breve, che saranno la forza lavoro prevista dai progettisti e tecnici della società di progetto, la “Porto di Capo d’Orlando SpA”. In questi giorni si è pensato soprattutto alla realizzazione totale del cantiere ed alla definizione di tutti gli adempimenti collaterali ai lavori. Dalle acquisizioni dei materiali, con i contratti di fornitura, alle convenzioni con gli autotrasportatori sino alle operazioni propedeutiche alle assunzioni degli operai. Allo stesso tempo nei cantieri delle imprese che formano l’Ati della società di progetto, si stanno realizzando le attrezzature che poi saranno trasportate nel cantiere. In particolare le casseformi da calare in acqua per realizzare i moli di sottoflutto e completare quello di sopraflutto. E nel cronoprogramma è proprio la continuazione di questo molo, per altri 300 metri, la prima opera che sarà realizzata. Quando il molo di sopraflutto sarà completo misurerà un chilometro e cento metri e la sua curvatura a difesa della bocca del porto lo tutelerà dalle mareggiate. Quindi s’inizierà con la costruzione degli massi artificiali “antifer” che permetteranno la realizzazione degli altri trecento metri di molo per poi passare alla costruzione delle banchine a terra.

 

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