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Gli studenti di Lipari sbarcano in Consiglio: «La scuola senz’acqua»

I ragazzi dell’istituto «Isa Conti» al Comune per le carenze della struttura. Il dirigente Tommaso Basile: «La Regione ha bocciato il progetto da 30 mila euro»

LIPARI. Gli studenti dell'istituto «Isa Conti», alla ricerca di una scuola migliore, dalle parole passano ai fatti. E dopo l’autogestione, è stata la volta dello sciopero con corteo per le vie del centro e dell’incontro al Comune con il sindaco Marco Giorgianni, il presidente del consiglio Adolfo Sabatini e il presidente del consiglio d'Istituto Salvatore Rijtano. Oltre un centinaio gli studenti sono intervenuti assieme ad una delegazione di genitori. I rappresentanti d'istituto Sharon Allegrino, Francesco Allegrino, Giuseppe Farchica e Alessandro Di Giuseppe hanno spiegato i motivi della protesta: «Carenza del servizio idrico; aule dismesse e non utilizzate; laboratorio scientifico inagibile; aule non a norma (così dette ”tuguri”); ragguaglio riguardo i locali promessi dall'amministrazione, già da due anni, per l'ampliamento delle strutture scolastiche permettendo di poter creare nuovi indirizzi, già concessi al nostro istituto; bocciatura del progetto riguardante l'ampliamento strutturale del plesso centrale».

Il dirigente scolastico Tommaso Basile ha ricordato che finalmente si è dato il via libera a nuovi indirizzi scolastici (nautico, alberghiero e agro-alimentare) che partiranno dal prossimo anno, anche se si prospettano difficoltà per i nuovi locali. E ha sottolineato: «Il progetto di 30 mila euro portato avanti dalla Provincia è stato bocciato dalla Regione perché privo della relazione dell’ufficio urbanistica del Comune di Lipari». Il sindaco Giorgianni sui problemi esposti ha precisato che “per l’erogazione idrica che interessa gran parte della popolazione, ci si trova in un delicato momento: dal primo gennaio sono venute meno le navi pagate dallo Stato. Quindi già da questo mese Lipari dovrebbe essere autosufficiente per la dotazione idrica attraverso il funzionamento a pieno ritmo del dissalatore. Per l'inadeguatezza delle strutture dell'istituto - ha spiegato - nulla posso fare riguardo la manutenzione ed il miglioramento degli immobili perché sono di pertinenza della Provincia. Sono comunque disponibile a cedere l'intero pianterreno del palazzo dei congressi qualora si perfezionasse con il placet della Regione l'avvio dei nuovi corsi di studio presso l'istituto, per cui già la Provincia ha dato parere favorevole”.
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