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L'Orlandina lotta ma deve arrendersi a Roma

CAPO D'ORLANDO. Non basta un grande terzo parziale ed un finale rovente: Capo d'Orlando perde 67-63 contro una Virtus Roma che parte benissimo, poi cala e favorisce il ritorno dei siciliani. I terribili quattro di Griccioli (Freeman, Henry, Hunt ed Archie) fanno il bello ed il cattivo tempo, realizzano complessivamente 50 dei 63 punti dell'Orlandina, ma non basta.  Approccio alla gara da dimenticare per l'Upea, che deve ancora rinunciare a Nicevic, il quale non figura neppure in panchina. Capo d'Orlando viene annichilita in un minuto, dai cinque punti di Jones e il canestro di Morgan (7-0 al 3'). La schiacciata di Freeman e il contropiede di Hunt rintuzzano lo svantaggio, ma un Jones in serata di grazia e Gibson (12-4 al 6') costringono Griccioli a chiamare il primo timeout del match.

I siciliani si scrollano la ruggine di dosso e con due triple di Henry e Burgess si mettono a -4 al sorgere dell'ultimo minuto del primo quarto, dove però Roma compie un altro scatto e finisce con sette punti di vantaggio (19-12). La musica che non cambia nel secondo periodo: errori al tiro dei siciliani, la Virtus ne approfitta e, anche se solo per un attimo, va anche sul +11, prima della bomba di Henry per il 23-15. Capo d'Orlando prova a dare un senso alla sfida: la schiacciata di Hunt e l'appoggio al tabellone di Soragna valgono il -6 (25-19) al quarto d'ora, Freeman dimezza dalla distanza. Ma il finale di tempo è di marca capitolina: il solito Jones, supportato da Gibson, ricaccia l'Upea a -10, Archie limita i danni (32-24), poco prima del riposo lungo.

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