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Accusa di atti sessuali nei confronti di una loro compagni di classe: due assolti a Messina

MESSINA. Due anni fa erano finiti nell'occhio del ciclone con un'accusa gravissima: atti sessuali su una compagna di classe, in particolare apprezzamenti verbali e toccamenti. Adesso, per due studenti del liceo scientifico Archimede, è arrivata l'assoluzione con formula piena da tutte le accuse contestate. La sentenza è del Tribunale dei minori, presieduto dal giudice Daria Orlando, che li ha assolti con le formule "perché il fatto non sussiste" e "perché il fatto non costituisce reato". Uno solo doveva rispondere di atti osceni ma anche per questo i giudici hanno dichiarato il non luogo a procedere per perdono giudiziario. Nel corso del processo, gli avvocati Rina Frisenda, Anna Scarcella e Alberto Gullino, che hanno difeso i due giovani, hanno dimostrato che non ci mai nessun abuso sessuale e neanche gli altri reati contestati. Insomma un incubo che finisce per i due ragazzi all'epoca sedicenni che per un periodo erano stati sottoposti anche all'obbligo della permanenza in casa, una sorta di domiciliari, revocati dal gip dei minori. Una storia che ha profondamente colpito le famiglie, incidendo anche sulla loro vita. La vicenda, nata sui banchi di scuola, inevitabilmente era finita sui social network destando un forte clamore. Commenti, chiacchiericci vari e tutto quanto segue avevano trovato uno "sfogo" sulle "piazze virtuali" frequentati da quasi tutti gli studenti della scuola e dai giovani in genere. I fatti risalgono a gennaio 2013 ed erano finiti al centro di un'indagine condotta dai carabinieri della Compagnia Sud che avevano raccolto le dichiarazioni della ragazza. Era venuta fuori una storia di pesanti apprezzamenti verbali e toccamenti da parte di due compagni, avances non gradite che sarebbero avvenute nel bagno dell'istituto scolastico.

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