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Edipower, 11 comuni messinesi dicono no al nuovo impianto

Proposta la conversione sostenibile del sito condivisa con tutti i portatori di interesse che garantisca il livello occupazionale

MESSINA. Si è tenuto ieri il programmato incontro con il sindaco del comune filippese Pasquale Aliprandi alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni ambientaliste e dei Comitati dei cittadini per discutere della vertenza Edipower. Nel corso del meeting è stato ribadito dagli ambientalisti che "le Associazioni non hanno l’obiettivo di creare contrasto con i lavoratori o con l'amministrazione comunale ma la volontà dell'azienda di bruciare il CSS non può essere assolutamente accettata in quanto in un Area ad elevato rischio di crisi ambientale bisogna risanare il territorio e non creare ulteriore carico".

Si è anche discusso dei problemi ambientali e sanitari che potrebbe creare la combustione di rifiuti o di combustibili derivati da quest'ultimi. È stato, altresì, ribadito che già 11 enti locali hanno deliberato contro questo nuovo impianto. "È indispensabile hanno detto i rappresentanti delle associazioni - che il comune si attivi per programmare una conversione sostenibile del sito, condivisa con tutti i portatori di interesse, garantendo il livello occupazionale". Il sindaco filippese ha voluto sottolineare che la sua amministrazione è esclusivamente contro il carbone e non permetterà che San Filippo diventi la pattumiera della Sicilia", aggiungendo che "in merito alla conversione della centrale attende gli studi prima di pronunciarsi. Studi che dovrebbero arrivare a breve. Ma in questa fase non dirá Si o No al CSS".

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