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Sant'Agata, rifiuti ingombranti abbandonati in strada: Comune sotto accusa

Il servizio di raccolta gestito direttamente dall’ente non funziona come previsto. Da giorni un divano è stato lasciato sul marciapiede di via Campidoglio

SANT'AGATA DI MILITELLO. Rifiuti ingombranti abbandonati in via Campidoglio, nei pressi di un noto centro commerciale e della sede principale del Primo istituto comprensivo. Circa una settimana fa, un vecchio divano è stato scaricato sul marciapiede nel primo tratto della centralissima arteria viaria.

In realtà, al di là del gesto di inciviltà, c'è da dire che il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti, finora, non è stato effettuato con regolarità. Infatti, diversi utenti hanno lamentato il disservizio. Il conferimento dei rifiuti ingombranti - ricordiamo - deve avvenire prenotandone il ritiro presso il servizio comunale Ambiente, contattando i numeri 0941/709401-9. Dal primo gennaio, buona parte della raccolta differenziata con modalità porta porta (tipologia plastica, vetro e lattine) ed il servizio ritiro materiali ingombranti viene, infatti, espletato direttamente dal Comune con l'utilizzo di personale precario – contrattista (unità categoria A, più due unità categoria C per la gestione del Centro comunale di raccolta) ed Asu (a supporto). La parte amministrativa è di competenza dell'ufficio Ambiente. La raccolta differenziata del materiale secco indifferenziato e dell'organico, invece, è rimasta a carico della società Gilma (responsabile tecnico: Luca Fiasconaro). E' possibile anche conferire per proprio conto, presso il Centro Comunale di Raccolta, situato in località Rosmarino, dal primo ottobre gestito anch'esso dall'ente. Esiste una vecchia ordinanza sindacale che prevede, appunto, il sanzionamento per questo tipo di “reato”: "l'abbandono dei rifiuti viene sanzionato (come previsto dalla normativa), con la sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a 620 euro e da 25 a 155 euro, fatte salve le sanzioni stabilite dai regolamenti dell'Ente che regolano specifici settori e servizi, inoltrando gli atti all'autorità giudiziaria come per legge”.

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