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Mareggiata alle Eolie, il litorale di Canneto finisce sott'acqua

Allagamenti di strade, negozi e abitazioni hanno messo in gionocchio Lipari. A Calandra «sventrate» le fondamenta di una villetta. Ora la conta dei danni

LIPARI. I ricordi sono andati al 1980, quando le mareggiate invasero tutto il lungomare — da Unci a San Cristoforo fino a Calandra — Danneggiando barche, auto, negozi e case. Stavolta poco c’è mancato che «l’evento» si ripetesse allo stesso modo. A Canneto gli abitanti si sono ritrovati nuovamente con l’incubo del mare in casa. Per oltre due ore i marosi hanno invaso tutta la Marina Garibaldi. Hanno scavalcato il piccolo muretto, riversandosi lungo la strada, mettendo a rischio automobilisti e scooteristi in transito, spazzando via barche e cassonetti dei rifiuti, il parco giochi, lambendo case e e negozi. A Calandra in una villa, collocata tra strada e spiaggia, sono state “sventrate” le fondamenta.

Due giorni di scirocco hanno messo in ginocchio Canneto, ma più in generale le Eolie, anche con i collegamenti marittimi. Le isole minori, Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono prive di navi e aliscafi da due giorni. Da Milazzo sono partiti solamente il traghetto della Ngi, comandato da Rando (a Lipari nella prima corsa per il mare in tempesta non ha potuto attraccare) e lo ha fatto nella corsa di ritorno da Salina ove sono finiti i 12 passeggeri e i 10 mezzi e da Lipari l’aliscafo Mantegna della Compagnia delle Isole, comandato da Salvatore Svezia che ha fatto avanti indietro con Milazzo. Da Napoli è anche giunto il traghetto “Laurana”, ex Siremar, comandato da De Martino con 30 passeggeri ed a Lipari per attraccare ha dovuto fare due tentativi. Poi tutto fermo.

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