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Messina, viaggiare in treno tra ritardi o soppressioni

Il sessanta per cento non giunge mai in orario e gli investimenti sono pochi. L’assessore Pizzo: «La nostra idea è Messina-Palermo in due ore»

MESSINA. Il sessanta per cento dei treni che viaggia sulla linea Messina Catania e Messina Palermo arriva in ritardo o viene soppresso. E per Messina il progetto delle ferrovie dello Stato prevede pochi investimenti. Sulla linea Fiumefreddo-Giampilieri il finanziamento per il potenziamento della linea nel piano ancora in itinere è stato ridotto da 43 a 13 milioni di euro. Il rapporto stilato dai pendolari siciliani rappresentato da Giosuè Malaponti è impietoso. "Ma è la triste realtà- secondo Malaponti- con cui fanno i conti ogni giorno migliaia di pendolari". Viaggiare, aggiunge il presidente del comitato, carte alla mano, è sempre più un'odissea. "Sui treni- spiega Malaponti- ormai si bivacca visti i lunghi tempi di attesa su entrambe le direttrice Messina Catania e Messina Palermo". Malaponti denuncia, che, in tema di investimenti, il potenziamento della direttrice ionica Messina Giampilieri Fiumefreddo è stato quasi annullato lasciando nel progetto ancora in itinere appena un terzo dei 43 milioni di investimento previsto.

E poi sottolinea come, da uno studio approntato proprio dal comitato dei pendolari siciliani emerga che il sessanta per cento dei treni arrivi in ritardo. O venga soppresso. Tre ore e un quarto con i treni più veloci per arrivare dalla città dello Stretto a Palermo. A replicare al comitato dei pendolari è l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo: "I lavori sul tratto Messina Palermo sono iniziati da qualche giorno e riguardano piccoli tratti. La Regione ha programmato lo stanziamento di propri fondi per potenziare le infrastrutture dell'isola ma certo per arrivare al completamento ed al raddoppio della linea ferroviaria sulla linea tirrenica occorrerà attendere ancora alcuni anni. Il nostro progetto è di fare arrivare i treni da Messina a Palermo in sole due ore". Il presidente della Regione Crocetta, nei giorni scorsi in visita al Consorzio autostrade, ha promesso stravolgimenti nella viabilità e nei collegamenti su rotaia. Ha annunciato la privatizzazione delle autostrade e imminenti interventi sull'alta velocità. Crocetta ha detto a chiare lettere che, liberando risorse dalle autostrade che potrebbero essere cedute ai privati, si dirotterebbero soldi su ferrovie, porti e aeroporti.

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