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Barcellona, prende corpo la sfiducia alla giunta Collica

BARCELLONA. Sono arrivate le 12 firme che consentono all'opposizione di presentare ufficialmente la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Maria Teresa Collica e della sua amministrazione. I due gruppi che l'hanno elaborata, il Centrodestra per Barcellona e Nuova Alleanza, hanno dimostrato compattezza nei loro dieci consiglieri. Anche il presidente del Consiglio Comunale, Angelo Paride Pino, ha messo in calce la sua firma, insieme a quella di Nicola Tripaldi e Sebastiano Migliore, che inizialmente si sarebbero mostrati scettici rispetto a questa soluzione. A far pendere la bilancia dalla parte dell'opposizione è stata la scelta del capogruppo dell'Udc Massimo Alosi, che ha deciso autonomamente di sottoscrivere il documento, insieme al consigliere indipendente Paolo Calabrò, che ha subito apertamente sostenuto la mozione di sfiducia. In ogni caso i promotori dell'iniziativa per certi versi temeraria, hanno raggiunto l'obiettivo minimo di affrontare la discussione sulla sfiducia durante una pubblica seduta del consiglio comunale.

La mozione è stata presentata nella sala della biblioteca comunale "Nannino Di Giovanni", in via Regina Margherita. "Abbiamo deciso di proporre la sfiducia - ha dichiarato il capogruppo del Centrodestra per Barcellona, Giuseppe Sottile - dopo il rimpasto della giunta Collica, che di fatto non ha cambiato la squadra, né ha registrato un allargamento del consenso all'interno del consiglio comunale. Il sindaco si è chiuso nel suo guscio insieme ai suoi uomini e donne più fidati, senza aprirsi al confronto. Se a questo si aggiungono gli scarsi risultati conseguiti durante quasi tre anni di governo della città, ecco che abbiamo valutato di proporre subito la mozione per ridare la parole ai cittadini".

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