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Fede e leggenda sullo Stretto di Messina:
il culto della Madonna della Lettera

MESSINA. Chiamata la Madonna della Lettera, è conosciuta da molti come la Madonnina che accoglie milioni di turisti in transito sullo Stretto di Messina. E' venerata come la patrona di Messina, di Palmi e di Finale di Pollina in provincia di Palermo.

Ma come nasce il culto a Messina? Secondo la tradizione San Paolo, giunto a Messina per predicare il Vangelo, trovò la popolazione ben disposta a lasciarsi convertire. Molti cittadini ben presto aderirono all'invito, convertendosi così al Cristianesimo, e nel 42, quando San Paolo stava per lasciare la città alcuni messinesi chiesero espressamente di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona.

Fu così che una delegazione di cittadini si recò in Palestina con una lettera che raccontava di come i messinesi si erano convertiti alla fede, e chiedendo la protezione di Maria.

In risposta alla lettera, si dice che Maria rispose con un'altra missiva scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli.

Lettera che la delegazione fece leggere al resto della popolazione e in cui la Madonna lodava la loro fede, dicendo di gradire la loro devozione ed assicurava loro la sua perpetua protezione. Ancora oggi, la ciocca di capelli è custodita presso il Duomo di Messina ed esposta nel giorno del Corpus Domini incastonata nell'albero di un piccolo galeone costruito in argento, che rappresenta uno degli esempi della protezione della Madonna per Messina.

Il culto della Madonna della Lettera, comunque, si affermò solo nel 1716. In quell'anno, il monaco Gregorio Arena portò a Messina una traduzione dall'arabo della lettera di Maria. Da allora la città di Messina celebra la festa ogni 3 giugno.

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