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"Tentò di violentare un bambino", condannato a sei anni a Messina

MESSINA. Condanna leggermente ridotta in appello per l’uomo che condusse un bambino di dieci anni nella propria abitazione per tentare di costringerlo a subire atti sessuali.  L’episodio risale al settembre 2013 e si verificò a Castanea, piccolo borgo delle colline messinesi, che fu particolarmente colpito da questa vicenda. Nei giorni scorsi si è concluso il processo di secondo grado. La Corte d’Appello ha condannato D. K. a 6 anni, concedendo un leggero «sconto» rispetto alla sentenza di primo grado, inflitta con il rito abbreviato, che lo condannava alla pena di otto anni. I giudici di secondo grado (Antonino Brigandì, presidente, Bruno Sagone e Marisa Salvo) hanno confermato la provvisionale di cinquemila euro, già disposta in sede di abbreviato, per la madre del piccolo che si è costituita parte civile attraverso gli avvocati Andrea Freni e Rosario D’Arrigo. Il pg Salvatore Scaramuzza, in rappresentanza dell’accusa, aveva chiesto la conferma della condanna.  La storia risale a settembre 2013.

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