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Oncologia, in ritardo il centro d’eccellenza a Messina

Alle ultime battute il concorso per il posto di primario di oncologia ginecologica all'azienda Papardo-Piemonte, Cittadinanzattiva incontra il manager Vullo

MESSINA. È alle ultime battute il concorso per il primario di oncologia ginecologica all'azienda Papardo-Piemonte che si accinge tra l'altro a sottoscrivere un protocollo operativo con l'Università di Tor Vergata e la Fondazione Inuit. Obiettivo del documento la definizione di nuove strategie terapeutiche, per il seguenziamento del genoma, per lo sviluppo di protocolli clinici avanzati, per stabilire le priorità delle biotecnologie, tra cui i marcatori di rischio genetico, i farmaci biologici, e la terapia genica. Il protocollo è finalizzato alla sottoscrizione di un'apposita convenzione tra le parti e l'Università di Messina.

A darne notizia è Cittadinanza attiva che ha incontrato il manager dell'azienda Michele Vullo. All'ordine del giorno del confronto la mancata realizzazione del Centro di Eccellenza di Oncologia nonostante nel tempo siano stati impegnati ingenti fondi e nonostante il centro di eccellenza sia tuttora previsto dalla legge regionale. Cittadinanza attiva ha consegnato una relazione che contiene l'accordo di Programma tra il Ministero della Salute, il Ministero del Tesoro e l'Assessorato Regionale alla Sanità e il progetto preliminare del centro di eccellenza mai attivato. Senza almeno una chirurgia oncologica, secondo cittadinanza attiva, non è possibile realizzare nemmeno un semplice dipartimento di Oncologia.

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