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Disordini dopo derby, scattano altri tre arresti a Messina

Ieri intanto sono comparsi in tribunale per la convalida degli arresti ed il giudizio con il rito direttissimo, sia i tre giovani che gli altri nove arrestati il giorno prima

MESSINA. Si allarga l'inchiesta sui disordini scoppiati al termine del derby tra Messina e Reggina, perso dalla squadra di casa che è retrocessa nella categoria dei dilettanti. Dopo l'arresto di nove ultras in manette sono finiti altri tre tifosi che sono stati identificati da Squadra mobile e Digos grazie alle immagini dell'impianto di video sorveglianza dello stadio. La rabbia dei tifosi, per la deludente sconfitta, si è scatenata contro le forze dell'ordine e la società. Tre poliziotti ed uno steward sono rimasti feriti. Ai nove finiti ai domiciliari nelle ultime ore si sono aggiunti Maurizio Pantò, 47 anni, Vittorio Fobert, 28 anni e Marcandrea Bellopede di 31 anni. Tutti devono rispondere, a vario titolo, di lancio di materiale pericoloso e lesioni oltre che violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Anche per loro, il magistrato di turno Annalisa Arena sono stati disposti i domiciliari.

Ieri intanto sono comparsi in tribunale per la convalida degli arresti ed il giudizio con il rito direttissimo, sia i tre giovani che gli altri nove arrestati il giorno prima. Si tratta di Gabriele Sottosanti, 28 anni, Massimiliano Turrisi, 33 anni, Domenico Messina, 29 anni, Davide Siracusa, 30 anni, Ivano Guglielmino, 34 anni, Matteo Astuto, 28 anni, Domenico Ruggeri, 22 anni, Filippo Bonaccorso, 37 anni. Il giudice monocratico Claudia Misale ha convalidato gli arresti disponendo l'obbligo di firma per tutti , che sono tornati liberi, ad eccezione di Sottosanti che rimane ai domiciliari. Il processo per direttissima è stato rinviato al 12 giugno. Hanno difeso gli avvocati Salvatore Stroscio, Antonio Giacobello, Andrea Torre, Massimo Rizzo, Giuseppe Artino Innaria,Antonello Scordo, Giovanni Mannuccia.

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