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Raoul Bova al Taormina Film Fest: io, diciottenne per i Vanzina

TAORMINA. Tornare al passato per cambiare vita è il desiderio di tutti. Avere un'altra possibilità, correggere gli sbagli, cambiare il futuro. I fratelli Vanzina mettono mano a questa idea semplice e universale per realizzare una commedia leggera nel loro stile: Torno indietro e cambio vita, presentata in anteprima al Taormina Film Fest e in sala dal 18 giugno con 01. Protagonisti assoluti Raoul Bova e Ricky Memphis.

Marco (Bova) ha 42 anni e una vita perfetta da bravo ragazzo, ma un bel giorno la sua bella famiglia si sfascia senza alcun preavviso. La sua bella moglie Giulia (Giulia Michelini), con la quale sta insieme da quasi 25 anni, gli confessa che ha un altro uomo e vuole subito la separazione. Marco, orgoglioso, come è, si trova quindi costretto ad andarsene di casa, lasciare quella donna che non ha mai tradito e rivedere di colpo tutta la sua vita.

Non va meglio al suo amico di sempre, il suo vecchio compagno di banco Claudio (Memphis). Lui, è vero, non si è sposato, ma ha una madre alcolizzata (Paola Minaccioni), rimasta sola dopo l'abbandono del marito. Così Marco una sera, disperato, confida a Claudio che il suo più grande desiderio sarebbe quello di voler tornare indietro e cambiare la propria vita.

Come per miracolo, un'auto investe i due amici e si ritrovano, di punto in bianco, nel 1990, sui banchi di scuola, con il loro corpo da quarantenni. Ma per gli altri sono ancora dei ragazzi di 18 anni. Marco e Claudio rivivono i problemi tipici di quell'età: la paghetta, gli orari, le interrogazioni e anche i primi amori di cui sanno però anche gli sviluppi. E soprattutto rivedono i loro genitori giovani, così come non li ricordavano più.

Per Marco arriva anche il primo fatidico incontro con Giulia. Saprà resistere al suo fascino e non ricascarci? E Claudio saprà trovare un nuovo compagno alla madre prima che sprofondi del tutto nell'alcolismo? Insomma per i due arriva un'inaspettata seconda possibilità. Nel cast anche Max Tortora padre un po' cialtrone di Marco.

Dopo «Piccolo grande amore» e «Ti presento un amico», Bova torna a lavorare con i Vanzina. Un nuovo coinvolgimento dovuto - spiega l'attore - «all'opportunità di fare un tuffo
all'indietro. Mi ha affascinato molto quella specie di incantesimo che permetteva di tornare al 1990, un'epoca in cui non c'erano i telefonini nè Internet, si comunicava attraverso le lettere e non con gli sms e la schedina del totocalcio andava giocata allo sportello e non telematicamente.

Ritrovarsi nella vita passata con l'esperienza che hai acquisito lungo i tuoi 20 anni successivi e oltre ti fa capire come il mondo sia andato velocemente: il mio personaggio e quello interpretato da Ricky Memphis si ritrovano magicamente ad avere di nuovo 18 anni e rivedono le timidezze, le indecisioni e gli errori che hanno commesso allora ma questa volta con la consapevolezza di quarantenni che evita loro di fare gli stessi sbagli».

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