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Motta d'Affermo, ritorna il "rito della luce" - Foto

Appuntamento domani nella suggestiva Piramide nel 38° parallelo

MOTTA D'AFFERMO. Torna il rito della luce, per il solstizio d’estate, nella suggestiva Piramide nel 38° parallelo, a Motta d’Affermo (Me). La Piramide ricomincerà a “parlare” al calar del sole: racconterà al sua storia fatta di pace, bellezza e conoscenza, si vestirà di bianco e proteggerà la luce. La Fondazione Antonio Presti “Fiumara d’Arte” anche quest’anno farà in modo che  la Piramide risplenderà al tramonto e  sarà aperta ai visitatori che varcheranno la sua soglia per camminare nell’oscuro tunnel, raggiungere il suo centro e percorrere il viaggio all’interno della spirale. Lì saranno toccati dai raggi del sole e, nell’uscire, ritroveranno luce nel tunnel prima oscuro. Artisti, ballerini, cantori, e centinaia di candele, accompagneranno il percorso.

La Piramide al  38° Parallelo di Mauro Staccioli, è alta trenta metri, orientata a nord-ovest e spaccata da una fessura da cui, al tramonto, penetra la luce. Non sono casuali le sue coordinate geografiche, è infatti collocata proprio al 38° parallelo, bilancia universalmente due opposti: da una parte la Corea, luogo di sofferenza e divisione, dall’altra la Sicilia che con la sua Piramide diventa un luogo di unità e di pace. La sua corazza in acciaio, un materiale che con il tempo si ossida fino ad assumere lo stesso colore ferroso della terra da cui sembra nascere, si raffredda al calar del sole. Ed è in quel momento che l’opera di Mauro Staccioli comincia a “parlare” ai visitatori. Prodotti dalle giunture che si raffreddano, si odono infatti crepitii ed echi, mentre al centro dello spazio si ritrova un percorso a spirale, simbolo di un viaggio iniziatico. Questo percorso, realizzato con imponenti pietre trovate durante i lavori di scavo, rafforza l’anima della Piramide per restituire Bellezza e Conoscenza e, in questo anno, anche Gioia di vivere. E questo in un momento in cui nella società si perpetuano i poteri del denaro, del consumismo, della globalizzazione, delle banche e delle multinazionali e con essi lo stato di crisi. Perché è proprio da un cammino spirituale che bisogna ripartire per riappropriarsi della gioia, dello stato di stupore e di meraviglia, e non dal denaro che, in quanto potere, non fa che generare paura, negazione del futuro e depressione spirituale.

Il rito si concentrerà domani.  Alle 10 la Piramide sarà aperta al pubblico che dovranno indossare preferibilmente abiti bianchi e a rispettare un religioso silenzio. Alle 11 verrà aperta al pubblico la mostra fotografica “Luce e segni” di Giovanni Pepi al Museo Albergo Atelier sul Mare. Alle 12 è prevista la visita delle camere d’arte del Museo. Dalle 15 all’imbrunire inizierà il rito alla “Piramide -38° Parallelo” di Mauro Staccioli, in contrada Belvedere a Motta d’Afferma. Verranno lette poesie, ci saranno danze ed esibizioni musicali per celebrare la luce sino al tramonto del sole.

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