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Sorpreso a fotografare i test d’accesso: escluso a Messina

Le prove per le professioni sanitarie. Dai metal detector ai sistemi elettronici per individuare telefonini e radio trasmittenti

MESSINA. Pizzicato mentre tentava di fotografare con il telefonino i quiz di accesso alle professioni sanitarie per poi, probabilmente, ricevere suggerimenti dall'esterno. Uno dei candidati ai test universitari ieri non è sfuggito ai controlli messi in atto dall'ateneo. Dai metal detector all'ingresso, ai sistemi elettronici capaci di identificare apparecchi telefonici mobili e ricetrasmittenti.

Un clima da spy story nelle sedi dove si sono svolte le prove di selezione. Il sistema di sicurezza è servito ad individuare uno studente che, munito di smart-phone, era intenzionato a fotografare il testo dei quiz. Il candidato è stato interrotto per tempo ed escluso dalla prova.

Nelle aule erano state anche dislocate delle apparecchiature di controllo dello specchio radioelettrico, fornite dal Ministero per lo Sviluppo Economico grazie ad una convenzione con l'Università, per intercettare eventuali comunicazioni con l'utilizzo di strumenti elettronici. All'ingresso, inoltre, sono stati effettuati controlli con i metal detector. Le prove di ammissione ai 12 Corsi di Laurea triennali per le Professioni Sanitarie attivati presso l'Ateneo si sono svolte comunque regolarmente. Solo 40 le assenze rispetto alle 1.908 pre-iscrizioni (465 i posti disponibili, oltre ai 38 riservati a studenti stranieri, per un totale di 503), al Polo Annunziata e al Polo Papardo, le sedi che hanno ospitato le selezioni.

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