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Messina, fusione tra Piemonte e Centro Neurolesi: c'è il sì del ministero

Fusione sempre più vicina tra le due strutture, vertice romano per l'assessore regionale Gucciardi coi delegati della Lorenzin. Resterà in vita il pronto soccorso

MESSINA. Il matrimonio tra ospedale Piemonte e Centro neurolesi riceve la benedizione del ministero della Salute guidato da Beatrice Lorenzin. E' sempre più vicina la fusione tra il Piemonte ed il Neurolesi. Una delegazione del governo regionale, guidata dall'assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi ha incontrato a Roma i vertici del ministero della Sanità. A rappresentare, con ampia delega, il ministro c'erano il direttore generale della programmazione Renato Botti ed il capo di Gabinetto Giuseppe Chinè.

Il nodo da sciogliere, prima che l'assemblea regionale vari il decreto legge sulla fusione, era il finanziamento nazionale nei confronti della nuova creatura. Gli Irccs sono infatti finanziati dallo Stato. E dal ministro Lorenzin è arrivata la massima disponibilità. Cioè lo Stato finanzierà quello che diventerà un centro di riabilitazione di riferimento per l'intero meridione concedendo anche una deroga sulla presenza del proto soccorso che non sarà ritenuto un doppione rispetto alla presenza di altre strutture in città. Quindi da un'eventuale fusione prenderebbe forma il centro di riabilitazione targato neurolesi e resterebbe in vita il pronto soccorso generale. Con una sola eccezione: il polo materno infantile e quindi anche ostetricia e terapia intensiva neonatale verrebbero trasferiti inderogabilmente all'ospedale Papardo.

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