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Sette presunti scafisti arrestati a Messina: tra loro 3 minori

I tre minorenni sono stati accompagnati in un centro di prima accoglienza cittadino. I passeggeri del peschereccio hanno raccontato di aver viaggiato per sette giorni prima di essere soccorsi

MESSINA. Sette egiziani, tra cui tre minorenni, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza a Messina perchè ritenuti gli scafisti dello sbarco di 236 migranti soccorsi domenica scorsa a bordo di un peschereccio dalla nave croata «A. Mohorovic» e dal pattugliatore delle Fiamme Gialle «Denaro» e fatti sbarcare ieri nel porto della Città dello Stretto.

Gli arrestati sono Gomma Mahammed Mahammed Ali, di 41 anni; Hidaia Ismail Chaben Darouch, di 40, Walid Mansour Awad, di 24, Houssine Selim, di 27, un 16enne e due 17enni. I maggiorenni sono stati trasferiti nel carcere di Gazzi. I tre minorenni sono
stati accompagnati in un centro di prima accoglienza cittadino.  I passeggeri del peschereccio hanno raccontato di aver viaggiato per sette giorni prima di essere soccorsi.

Partiti da diverse spiagge dell'Egitto, sono stati trasferiti sul barcone solamente dopo essere passati da un'imbarcazione all'altra, via via più grande, che potesse contenerli tutti. Privi di documenti o effetti personali, hanno detto di essere stati costretti da scafisti violenti a bere acqua salmastra.

Il viaggio è costato loro dai 3 ai 4mila euro in valuta egiziana. Una parte è stata versata all'imbarco, il resto sarà dato dai parenti rimasti in patria nel momento in cui avranno certezza che i loro cari sono giunti sani e salvi.

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