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Messina, inchiesta sull'appalto al porto: chiesti sei rinvii a giudizio

MESSINA. Si avvia verso l'udienza preliminare l'inchiesta sulla gara d'appalto per l'affidamento della rada San Francesco. Il sostituto procuratore della Dda Liliana Todaro ha chiesto il rinvio a giudizio per sei persone. Al centro dell'indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, la gara del 2013indetta dell'Autorità portuale. L'udienza preliminare è già stata fissata per il prossimo 5 novembre davanti al gup Maria Vermiglio. L'inchiesta ha avuto una svolta alla fine del mese di maggio quando era stato notificato ai vertici della Caronte &Tourist e di un'azienda salernitana il divieto a partecipare alle gare d'appalto per dodici mesi nella provincia di Messina.

Divieto che era stato revocato qualche giorno dopo dallo stesso gip che l'aveva emesso a seguito dei risultati dell'interrogatorio degli indagati. Oltre all'ingegnere Vincenzo Franza e la madre Olga Mondello l'indagine riguardava anche Antonino Repaci della «Caronte &Tourist» ed Agostino Gallozzi, Vincenzo Gallozzi ed Enrico Gallozzi rispettivamente presidente e consiglieri delegati del consiglio di amministrazione della società «Salerno Container Terminal» spa.

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