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Rapina a Taormina da 450 mila euro, si costituisce il quarto indagato

banda composta da pregiudicati originari del Catanese, avrebbero assaltato, il 15 aprile scorso una gioielleria a Taormina, rubando gioielli

MESSINA. Si è costituito a Catania Santo Riolo, 33 anni, ricercato per rapina. Sarebbe il complice di altre tre persone arrestate la scorsa volta, accusate di una rapina in una gioielleria a Taormina da 450mila euro.

La polizia di Taormina, nei giorni scorsi aveva arrestato tre persone accusate del maxicolpo. La banda composta da pregiudicati originari del Catanese, avrebbero assaltato, il 15 aprile scorso una gioielleria a Taormina, rubando gioielli. Nel corso dell'inchiesta sono state sequestrate armi ed è stata recuperata una parte della refurtiva.

Le indagini, spiega una nota della polizia, avviate ad aprile scorso e supportate da attività tecniche, «hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di un gruppo criminale, composto da pregiudicati originari del catanese, responsabili della rapina a mano armata commessa, il 15 aprile scorso, presso una importante gioielleria di Taormina, nel corso della quale furono sottratti gioielli per un valore di circa 400mila euro».

Nel corso dell’inchiesta sono state sequestrate armi ed è stata recuperata una parte della refurtiva. I primi tre arrestati furono: Giuseppe Scordo, 35 anni, Ivan Piacente, 26 anni, e Giuseppe Tasco, 25 anni. La quarta persona è rimasta latitante fino ad oggi.

I poliziotti hanno analizzato le celle dei telefonini collegate il giorno della rapina seguendole passo passo e verificando ogni singolo apparecchio, scoprendo che c’erano anche quegli degli arrestati. A casa di uno degli arrestati, i poliziotti ritrovarono proprio le matrici delle Sim utilizzate durante la rapina. Nelle abitazioni degli altri tre, invece, sono stati recuperati parte dei gioielli rubati.

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