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Pd messinese, 2mila tessere in meno con l'addio di Genovese

MESSINA. La fase del pre tesseramento del Pd si chiude con 1350 adesioni. Disertano l'appuntamento Francantonio Genovese, Franco Rinaldi e 12 dei 14 consiglieri comunali Pd di palazzo Zanca. I primi due e gran parte dei consigieri comunali hanno preferito Forza Italia. Il Pd dai prossimi giorni, c'è comunque tempo sino al 20 dicembre e, forse, in caso di proroga sino al 31 dicembre per tesserasi on line, potrebbe diventare a palazzo Zanca, da partito di maggioranza relativa a partito di minoranza assoluta. Solo due dei 14 consiglieri del Comune hanno aderito al partito di Renzi: Antonella Russo e Claudio Cardile.

Per tutti gli altri, capogruppo Paolo David compreso, il passaggio a Forza Italia o ad altre formazioni. In particolare, l'area che fa capo al deputato nazionale Francantonio Genovese e al cognato Franco Rinaldi, deputato regionale del Pd e Questore all'Ars, ha scelto il partito di Berlusconi. Ieri, in città, il nuovo responsabile regionale del partito di Berlusconi Gianfranco Miccichè.

Nessuno dei genovesiani, anche ieri, si è recato al banchetto delle prescrizioni al partito. Né Genovese, né Rinaldi, né i consiglieri di riferimento al Comune: da Emilia Barrile presidente del consiglio, a Paolo David capogruppo del Pd. Franco Rinaldi, nei giorni scorsi, aveva confermato i corteggiamenti e le trattative: «Non è un mistero-aveva detto Rinaldi - ci sono diversi partiti con i quali ci sono dei contatti. Noi non abbiano ancora deciso. Se gli esponenti del Pd di Messina continueranno con questo atteggiamento di ostracismo nei nostri confronti assumeremo le nostre decisioni».

E così è stato. Il Pd dell'era post Genovese sabato e domenica si è pesato. Banchetti a piazza Cairoli e in 31 punti della provincia. Alla fine sono venute fuori 1350 preiscrizioni,. Trecentocinquanta nel capoluogo a piazza Cairoli e un migliaio nei 31 punti della provincia. Numeri ben lontani da quello dell'era Genovese, quando, la lista degli iscritti, toccava quota 15 mila.

Nei giorni scorsi ci sono state roventi polemiche. Alessandro Russo, responsabile del tesseramento, ha infatti posto la questione del tesseramento dei rinviati a giudizio e degli indagati a Roma. E la direzione nazionale si è riservata di decidere in un secondo momento. Caso per caso.

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