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Pd a Messina, si apre la corsa alla successione di Genovese

MESSINA. Il Pd ricomincia da due. Anzi da due consiglieri comunali, Antonella Russo e Claudio Cardile e 350 tesserati (1350 in provincia).  Ma c' è chi invoca il congresso. Il passaggio di Francantonio Genovese e di tutta la sua corrente a Forza Italia ha lasciato il segno. Ieri Miccichè è tornato a difendere Genovese anche da chi ha storto il naso per i guai giudiziari dell' ex sindaco. «Perchè il sottosegretario Castiglione che va col Pd non è un problema? E perchè Verdini nel Pd non è un problema?», ha detto Miccichè attaccando il premier: «Renzi decise di votare per l' arresto di Francantonio Genovese prima che arrivassero le carte alla Camera solo perchè da lì a pochi giorni si votava per le europee tentando così di non perdere terreno con i 5 stelle».

Intanto a Palazzo Zanca il Pd, da partito di maggioranza relativa qual era, con 14 consiglieri e forte della presidenza del consiglio e di diverse presidenze di commissione, diventa partito di minoranza assoluta assieme a Cambiamo Messina dal basso. Oggi, in città, arriverà il commissario Ernesto Carbone che farà il punto anche sui recenti risultati usciti fuori dal pretesseramento. Chi si dice soddisfatto invece del passaggio di Genovese e degli altri esponenti della sua corrente a Forza Italia, è Alessandro Russo, responsabile del tesseramento e uomo di fiducia dello stesso Carbone. Proprio Russo, potrebbe avere accelerato l' operazione Forza Italia, ponendo sul tavolo della direzione nazionale la permanenza di Genovese e di Rinaldi nel partito.

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