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Caso gettonopoli a Messina, D’Alia e i Cinque Stelle: «Accorinti dimettiti»

MESSINA. «L'Arena» di Giletti e il leader dell'Udc Gianpiero D'Alia a seguire «sfiduciano» il sindaco Renato Accorinti. Il sottosegretario Pd Davide Faraone, in città per impegni istituzionali, parla del caso Genovese e della «transumanza» a Forza Italia definendolo un atto senza alcun significato politico. Grande fermento politico in città nelle ultime ore. Sullo sfondo la convention di Forza Italia che ha sancito qualche giorno fa il passaggio dell'ex Pd a Forza Italia.

Ma, ieri, al dibattito si è aggiunto dell'altro. Il talk show Rai «L'Arena», ha preso di mira il primo cittadino Accorinti, reo, secondo alcuni ospiti e opinionisti, di non aver reagito per come avrebbe dovuto al caso «gettonopoli» che non poche ombre ha gettato su Palazzo Zanca e sui suoi inquilini. Sono state mostrate le immagini delle telecamere piazzate dalla Procura che ritraevano i recordman del gettone di presenza che stavano in aula anche una manciata di secondi. Giusto il tempo di registrare la presenza in commissione e far scattare il gettone.
Secondo Accorinti, che si è particolarmente arrabbiato, sono state ignorate le differenze tra Consiglio comunale e amministrazione attiva. «Che c'entro io con il Consiglio?», ha detto più volte il sindaco che ha definito «immorale» la condotta dei consiglieri ripresi. In studio c'erano l'ex candidato di Cinquestelle alla presidenza della Regione Giuseppe Cancellieri, il commissario del Pd Ernesto Carbone, alcuni giornalisti e opinionisti.

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