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L’eredità di La Piana, Raspanti: «Gran parte in beneficenza»

MESSINA. Una parte dei beni lasciati in eredità all'ex arcivescovo Calogero La Piana dal dottore Bertolami sono andati in donazione a enti di volontariato religiosi e non. A chiarirlo ieri monsignor Antonino Raspanti, l'amministratore apostolico che in attesa del nuovo vertice della Chiesa messinese ha assunto l'incarico di traghettare la diocesi dopo le dimissioni di La Piana del 24 settembre scorso. Quest'ultimo aveva reso noto come motivazione ufficiale che l'addio dagli uffici di via Garibaldi era stato dettato da motivi di salute.

Nei giorni successivi le polemiche infuocarono sui social con accuse al religioso, tra le altre, di aver preso una cospicua eredità lasciata da Bertolami, il medico di fiducia della Curia e di La Piana, morto nel 2013. Bertolami da quello che si è appreso aveva lasciato tutti i beni proprio a monsignor La Piana. Si vociferava di un lascito milionario. Raspanti non ha quantificato il valore dei beni ma ha affermato: «Come amministratore non potendo fare atti straordinari ho solo accettato di proseguire un procedimento cominciato molto prima che La Piana si dimettesse, tra l'altro il mandato dell'amministratore del tribunale che doveva eseguire le volontà testamentarie del dottore Bertolami scadeva il 18 dicembre. La Piana non ha mai avuto personalmente in consegna questi beni».

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