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Legge sull'ospedale Piemonte di Messina, tutto rinviato all'Ars

PALERMO. Rinviata al 7 gennaio la seduta dell'Ars nella quale si discuteca le modifica al ddl ospedale Piemonte -Papardo di Messina, incardinato ieri.

«Il tema è tutto politico, è inutile impelagarci in tecnicismi, a noi interessa trovare una soluzione per salvare l'ospedale Piemonte di Messina». Lo ha detto in aula all'Ars, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta. «Il governo è riuscito a bloccare le azioni del manager dell'ospedale, finalizzate alla chiusura del Piemonte, e la legge lo avrebbe pure consentito - ha detto Crocetta ai deputati - per l'antieconomicità della struttura -. Ma la chiusura è stata bloccata nelle more dell'iter legislativo. Stasera non ci sono le condizioni per andare avanti. Chiedo di rinviare la discussione a prima del 9 gennaio».

«Non siamo affezionati ad alcuna soluzione - ha concluso -, eccetto che a quella di salvare la struttura per evitare uno scontento di massa per la chiusura di una struttura ospedaliera di cui la gente verrebbe privata».

«Sulla modifica alla legge regionale che ha accorpato l'ospedale Piemonte con il Papardo e l'Ircss stasera all'Ars si è toccato il fondo. Una modifica richiesta, peraltro come fatto tecnico, dal Ministero di Grazia Giustizia, non è stata votata per l'atteggiamento inspiegabile di alcune 'non misteriosè forze politiche. Una riforma, come quella dell'accorpamento dei due presidi, fortemente voluta da alcuni parlamentari che amano Messina - Picciolo-Formica-Grasso-Rinaldi-Greco-Germanà -, dall'assessore Gucciardi, dalla VI commissione tutta e molto apprezzata dal Ministro della Salute, ha rischiato e rischia di arenarsi a causa di questo ingiustificato, inspiegabile ed insensato atteggiamento dilatorio che danneggia la sanità messinese ed espone le due Strutture Sanitarie ( Papardo e Piemonte) a possibili, ulteriori conseguenze di gestione sanitaria che potrebbero rivelarsi, Dio non voglia, nefaste per i cittadini». Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo di Sicilia Futura all'Ars. «Mi chiedo chi pagherebbe per tutto questo? Chi ha determinato -
continua Picciolo - l'approvazione di un emendamento che l'Assessore Gucciardi ha definito in Aula oggi 'giuridicamente inammissibile perchè in contrasto con norme nazionalì? Accompagnerò il Presidente della VI commissione Di Giacomo dalle Autorità competenti per presentare questo tipo di denuncia, quando e se riterrà di avanzarla, come ha dichiarato stasera al termine del dibattito d'aula. Mi auguro di avere risposta a tempo debito».

«Le norme presentate da Formica, Grasso & Co. sono incostituzionali e ledono il diritto alla salute». Lo dice la deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana, «in merito alle sorti dell'ex ospedale Piemonte di Messina».  «I deputati gettano fango sulla nostra più che legittima opposizione - afferma Zafarana - e fanno credere erroneamente che si rischi la chiusura dell'ospedale». La parlamentare Cinquestelle ha anche presentato degli emendamenti correttivi «che riportano il ddl al rispetto dei rilievi del Ministero», sottolinea Zafarana, secondo cui «È indubbia la nostra volontà di garantire il diritto alla salute e mantenere vivo il pronto soccorso, i cittadini messinesi questo lo sanno».

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