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L'involuzione della Betaland, Di Carlo: "Ci salveremo"

CAPO D'ORLANDO. Delle 150^ gare disputate in serie A dall'Orlandina ora targata Betaland quella strapersa a Pistoia nell'ultima di andata di un campionato iniziato bene ma proseguito malissimo, è una delle peggiori disfatte tra le 94 sconfitte rimediate nei quattro tornei e mezzo.

Più che le dimensioni del ko preoccupa il come è maturato, pur con l'attenuante delle assenze di Jasaitis e Nicevic che hanno proseguito a Capo d'Orlando il recupero dagli infortuni e della forza di una squadra toscana grande rivelazione sotto la guida dell'ex Vincenzino Esposito, finora il più serio candidato alla palma di coach dell'anno anche se avrebbe potuto risparmiarsi gli ultimi due timeout chiamati a 6' e 3' dalla fine sul trentello di vantaggio poichè chi conosce la pallacanestro sa quanto possa dare fastidio chiamarli in quelle circostanze.

Tornando alle cose di casa Betaland la scommessa per il momento è persa alla luce delle 10 sconfitte nelle ultime undici gare, ben sette consecutive tra cui la sfida del PalaCarrara che non è stata mai in discussione anche se i biancoazzurri da poco affidati in toto a Gennaro Di Carlo hanno avuto un paio fiammate grazie alla difesa a zona ed alla voglia di non arrendersi all'evidenza di essere al giro di boa la più seria candidata all'unica retrocessione, avendo appena 8 punti in 15 giornate.

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