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Zona Falcata a Messina, martedì firma del protocollo

L'assessore Maurizio Croce

MESSINA. «Vogliamo mettere un punto fermo attraverso la stipula di un'intesa per dotare la zona Falcata e tutto il porto di Messina di un piano regolatore che è uno  strumento di pianificazione imprescindibile per qualsiasi tipo di intervento sia dal punto di vista ambientale che storico  culturale». Così l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Maurizio Croce presente alla conferenza stampa nell'aula magna dell'Università di Messina per la presentazione dell'azione programmatica, che vede coinvolte tutte le istituzioni
territoriali impegnate nella riqualificazione dell'area della Zona Falcata di Messina e della Real Cittadella.

Martedì a Palermo sarà stipulato un protocollo, tra il Comune, l'autorità portuale e gli assessorati regionali competenti per mettere un punti fermo sul piano regolatore del porto. In seguito arriveranno anche gli investimenti e la programmazione necessaria per rilanciare la zona Falcata. «C'è stato per l'area - prosegue - un conflitto di competenze per la titolarità con contenziosi lunghi. Credo sia arrivato il momento di superarli. Nel 2014 l'assessore Vancheri fece superare il contenzioso tra Ente Porto e Autorità portuale, ora è arrivato il momento di fare lo stesso per il contenzioso tra comune e autorità portuale e dotare il porto di uno strumento di programmazione».

Sugli investimenti Croce assicura: «È un problema relativo, siamo in piena programmazione comunitaria 2014-2020 i Pac ancora si devono impegnare e i fondi ci sono». Ottimista anche l'assessore regionale all'energia Vania Contraffatto: «Si lavora sempre in sede regionale e nazionale affinchè la Sicilia possa uscire da questo incantesimo che ne da bloccato lo sviluppo. L'autorità portuale presenti dei progetti per la zona Falcata di Messina e la Regione li farà partire. Dovranno essere progetti efficienti e che risolvano le criticità
della zona».

Il rettore, Pietro Navarra, ha affermato che «l'Università si è resa disponibile, facendo anche seguito alla tavola rotonda svoltasi nei mesi scorsi, a raccogliere l'invito delleistituzioni che hanno chiesto all'Ateneo di rendersi promotore  di un'azione di »pungolo« che spingesse in direzione di una progettualità congiunta dedicata alla zona falcata. La cabina di  regia che assume l'Ateneo ha il solo obiettivo di promuovere la crescita della città nell'interessa della stessa e del territorio in cui il nostro ente opera».

Per l'assessore regionale all'Identità siciliana, Carlo Vermiglio, ha sottolineato che «la Regione negli anni '80 ha attenzionato questa zona per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale che è importante».

«La differenza tra noi e chi c'era prima è che noi finanziamo concretamente le cose, non facciamo atti di propaganda. Lo stesso faremo per la zona Falcata di Messina». Lo ha detto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a proposito dell'avvio di un progetto per la
riqualificazione e il rilancio della zona.

«In queste condizioni - prosegue - questa zona è un orrore, mentre è un luogo magico che è davanti allo Stretto, questa bellezza naturale fantastica e irripetibile che fa di Messina una delle città più belle del mondo. Anche qui ci sarà un  impegno e un intervento del governo regionale che rivitalizzerà questa zona e la sua economia. Spero che questa città decolli.  Tuttavia i 100 milioni di euro dell'Autorità portuale non possono rimanere bloccati per le diatribe tra comune e autorità portuale sulle aree. I giovani e i disoccupati messinesi hanno bisogno di lavoro, non si possono perdere finanziamenti. Per la zona falcata con la nuova programmazione firmeremo il protocollo la prossima settimana per far partire il progetto».

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