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Commercio nel Messinese in ginocchio: "Chiuse più di 1000 aziende"

MESSINA. Il commercio in città ed in provincia è in ginocchio. I dati che avevamo anticipato nei giorni scorsi adesso sono ufficiali. E li fornisce Confcommercio.  «Nel 2015 hanno chiuso i battenti 1.015 aziende solo nelle città di Messina, mentre quelle che hanno aperto, solo multinazionali, presentano un saldo decisamente negativo». In provincia la situazione non è migliore. Tremila le aziende che hanno chiuso i battenti. Oltre cento le imprese che hanno calato le saracinesche nel capoluogo nel solo mese di novembre. E ottanta quelle che hanno cessato la propria attività nel mese di dicembre quando le vendite dovrebbero raggiungere il loro apice. Tre imprese commerciali al giorno, nel solo capoluogo chiudono i battenti. Il doppio se parliamo di tutta la provincia.

Il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto chiama in causa il Comune a lancia accuse all’assessore al Commercio Panarello: «La Confcommercio intende portare sul tavolo dell’amministrazione comunale le proposte per fermare la grave crisi che sta annientando i piccoli imprenditori, fino ad oggi autentico motore dell’economia cittadina». Ed ecco la proposta: «La nostra associazione, rispetto ad una crisi senza precedenti, propone di avviare una politica volta al supporto dei piccoli esercenti, mediante l’applicazione di tasse locali che rispettino i principi costituzionali. L’amministrazione invece di andare incontro alle esigenze dei commercianti sta continuando a vessarli con pagamenti esosi dei tributi. La mancata revisione dei regolamenti (come Cosap e Pubblicità) nel periodo della crisi, di fatto sta creando un clima che scoraggia la piccola impresa».

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