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"Gestivano case a luci rosse", chiesti quasi 100 anni di carcere

MESSINA. Il pubblico ministero Antonio Carchietti ha chiesto 16 condanne per un totale di quasi 100 anni di carcere nel processo su un vasto giro di prostituzione scoperto dai carabinieri nel febbraio 2014 con l'operazione «Bocca di Rosa».

Il rappresentante dell'accusa ha chiesto condanne che vanno da un massimo di 13 anni fino ad un minimo di 2 anni e 6 mesi di reclusione. A vario titolo contestati i reati di riduzione in schiavitù, proprietà od esercizio di una casa di prostituzione, induzione, reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

In particolare il pubblico ministero Carchietti a conclusione del suo intervento ha chiesto per Antonino Barrile 13 anni, Carmela Comandè 11 anni, Lucia Mazzullo, 10 anni, Vincenzo Inuso 9 anni, Michele Ferro 9 anni, Giovanni Cisco 3 anni 8 mesi e ottomila euro di multa, Antonino Gumina 5 anni e novemila euro di multa, Santina Di Pietro Fazio 4 anni e 8.500 euro di multa, Giuseppina Pulejo 3 anni e 5.500 euro di multa, Antonino Micale 2 anni e 6 mesi e quattromila euro, Cirino Oriti 2 anni, 6 mesi e duemila euro, Antonino Guarnera, Vincenza Piazza, 4 anni, 2 mesi e 9mila euro, Alfredo Pascale 4 anni, 2 mesi e novemila euro, Arachchige Malikawathi Edirisingha 3 anni, 3 mesi e 6500 euro e Giuseppe Bonsignore 4 anni e 6 mesi e settemila euro di multa.

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