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Accorpamento del Papardo, i medici minacciano lo sciopero

MESSINA. Stato di agitazione e lettera al ministro della Salute, alla Regione, al prefetto e al sindaco. Si infiamma la questione Papardo-Piemonte. I medici dei due ospedali hanno proclamato lo stato di agitazione. Dietro l'angolo lo sciopero generale. Protestano per i ritardi accumulati nella definizione dell'accorpamento tra il Piemonte ed il Neurolesi. Senza decreto infatti, la pianta organica, che consentirebbe l'avvio di nuovi concorsi, è ferma. E loro sono costretti a turni massacranti. Di rispettare la legge, che obbliga l'ospedale a garantirgli tra un turno e l'altro una giornata di riposo, nemmeno a parlarne. Dei rinforzi attesi non c'è traccia.

I pronto soccorso degli ospedali Piemonte e Papardo sono in una sorta di stato di guerra perenne. Sono «prigionieri politici» secondo i sindacati. Perché dalla politica regionale tardano ad arrivare le risposte annunciate. I medici a disposizione di ognuno dei due presidi di urgenza dovrebbero essere 15 e invece ce ne sono quindici per tutti e due. Ma la carenza di medici e di infermieri riguarda anche tutte le chirurgie. Mancano all'appello almeno trecento tra medici ed infermieri.

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