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Betaland, per la salvezza c'è ancora da soffrire: Pesaro rientra in corsa

CAPO D'ORLANDO. Doveva essere battaglia punto a punto e lo è stata. Peccato per il risultato che non sorride per niente alla Betaland, giunta all'Adriatic Arena con la fermissima volontà di strappare 2 punti essenziali in chiave salvezza. Eppure i ragazzi di coach Di Carlo sono partiti fortissimo: quattro triple di marca Perl, Ilievski (x2) e Jasaitis hanno permesso di strappare un corposo break nei primi minuti di gara (12-4 a -6'15").

Poi, vuoi un Bowers protagonista di qualche fallo di troppo, vuoi un (inedito) meccanismo Lacey-Daye-Lydeka perfettamente oliato, Capo d'Orlando ha battuto cassa. Diciamocelo chiaro, nel giorno del ritiro della maglia numero 6 della bandiera biancorossa Walter Magnifico e dell'esodo dall' entroterra pesarese dei ragazzi di alcune fiorenti società cestistiche (1200 unità), vincere in terra rossiniana avrebbe costituito un contraccolpo psicologico pesantissimo per la banda di Riccardo Paolini. Il timeout chiamato proprio dal coach pesarese a -3'15" al termine ha permesso ai biancorossi di ritrovare lo smalto perduto (17-20 a fine quarto), non prima però di due doppie consecutive di Oriakhi.

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