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In 240 sbarcati a Messina, tra loro decine di bambini e neonati

MESSINA. Con il miglioramento delle condizioni marine è ripreso il flusso dei migranti verso le coste italiane. Dopo giorni di vento e mare forte che hanno tenuto fermi i gommoni, al primo cambio del tempo sono ricominciate le partenze dalle coste libiche. In migliaia stipati su gommoni e barconi fatiscenti hanno preso il largo ed una parte di questi è arrivata ieri mattina al porto.

Circa 240 migranti sono giunti al molo Marconi a bordo del pattugliatore "Monte Cimone" della Guardia di Finanza. Si tratta di un gruppo di migranti che era stato soccorso da una nave lungo il Canale di Sicilia e poi trasbordato sul pattugliatore della Finanza per essere condotto fino al porto peloritano. Uno sbarco molti simile a tanti altri che in questi anni si sono registrati nel porto peloritano, con la solita processione di uomini, donne e bambini che arriva stanca e spossata da un viaggio lungo e rischioso.

In realtà le facce sono sempre diverse in comune c'è solo lo sguardo spaesato di chi ancora sa che la destinazione finale non è stata raggiunta. Non si può rimanere indifferenti alla vista di tanti bambini, alcuni sono così piccoli da non aver compiuto nemmeno un anno di età. Ieri ne sono scesi a decine dal pattugliatore della Guardia di Finanza, con i loro abitini colorati di rosa ed azzurro, il cappuccio in testa, il cappottino colorato, appiccicati alle braccia delle madri, alcune incinta, e dei soccorritori.

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