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Betaland, il patron Sindoni non si fida di Trento

MESSINA. La Betaland è chiamata ad una nuova sfida nella terz'ultima giornata del campionato di serie A di pallacanestro che dopo la bestia nera Pesaro offre, stavolta sul parquet amico, quel Trento che proprio due anni fa strozzò in gola l'urlo di gioia nella finale playoff di A2, con risbarco nell'Olimpo dalla porta di servizio del ripescaggio. Filippini, Vicino e Attard gli arbitri designati per la quarta sfida tra le due compagini in serie A con le precedenti 3 vinte dai trentini, compreso il 74-63 dell'andata.

In generale solo tre volte, in A2, i paladini sono riusciti a fermare la marcia del quintetto allenato da Buscaglia, a fronte degli otto successi bianconeri e per provare a fare poker si punta molta sul fattore PalaFantozzi, la base di ogni impresa, compresa la risalita dal baratro che ha caratterizzato il girone di ritorno della Betaland, reduce da cinque vittorie a Capo d'Orlando che, abbinate ai colpacci di Varese e Brindisi, permettono di vedere da vicino una salvezza che, probabilmente, alla luce dei confronti diretti previsti per le rivali negli ultimi 120', potrebbe già da ora, anche restando a quota 22, di festeggiare la quinta permanenza in altrettanti campionati di serie A.

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