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Papardo-Piemonte, si fermano medici e infermieri a Messina

MESSINA. Niente pianta organica e niente concorsi e i medici e gli infermieri dell'azienda Papardo-Piemonte incrociano le braccia. Nessuna novità da Palermo o da Roma e i medici confermano l'assemblea generale di venerdì dalle 11 alle 14 (durante la quale le attività di routine saranno sospese)) e lo sciopero del 27 aprile in cui saranno garantiti solo i servizi di urgenza.

La protesta dei camici bianchi dell'azienda Papardo-Piemonte rimasta in un limbo in attesa della separazione che dovrebbe portare il Papardo da solo e il Piemonte all'accorpamento con il Neutrolesi entra nel vivo. A cominciare da domani.

I pronto soccorso dei due ospedali Papardo e Piemonte, senza medici ed infermieri sufficienti, la pianta organica e quindi i concorsi sono bloccati in attesa del perfezionamento della scissione, sono allo stremo. Trenta i medici occorrenti, poco più di quindici quelli in servizio nei due ospedali. A questo si aggiunga che al pronto soccorso dell'ospedale Piemonte, molto spesso, si fa solo la prima accoglienza e si inviano i pazienti al Papardo. Così l'ospedale di contrada Sperone scoppia letteralmente.

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