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Patti, deserte le due gare per gestire i chioschi

PATTI. Su tre bandi di gara proposti dal Comune di Patti solo uno è stato affidato.
Si tratta dell’assegnazione di importanti servizi utili per la collettività ma anche e soprattutto per chi intende avviare una attività lavorativa.

Ha risposto all’appello solo la ditta palermitana «Neomedia srl» con sede in viale del Fante che, alla fine, è risultata aggiudicataria dell’appalto sul servizio di potenziamento della connettività. L’espletamento degli atti finali di aggiudicazione si è svolto al Comune, davanti alla Commissione nominata allo scopo e composta dal presidente Marcella Gregorio, responsabile del Settore Affari Generali del Comune, dai componenti Letizia Coppolino e Gabriella Giusto e dal segretario verbalizzante, Gabriele Mairo.

L’appalto riguardava l’assegnazione del servizio di potenziamento della connettività nelle sedi remote e del territorio cui entro il termine previsto dal bando delle sei ditte invitate, solo l’azienda palermitana ha presentato offerta. Per il servizio in questione, la ditta ha offerto l’importo di 38.000 euro oltre Iva, quindi un ribasso del 4,61859 per cento sull’importo a base di gara. Per quanto riguarda, invece, le altre due gare che prevedevano, una l’assegnazione di tre chioschi per attività commerciali e l’altra, l’affidamento in gestione del Parco comunale di piazza Marconi e del chiosco collocato all’interno dello stesso, invece, la Commissione, presieduta da Marcella Gregorio, ha dichiarato deserte entrambe le gare perché, entro il termine previsto dai relativi bandi, nessuna offerta è pervenuta al Comune.

I chioschi da assegnare sono stati localizzati, due in via Aldo Moro del grosso quartiere San Giovanni, uno per la vendita di prodotti alimentari (ortaggi e frutta) e l’altro, adiacente all’area attrezzata a verde del quartiere, per la vendita di bibite e prodotti confezionati. Il terzo chiosco, localizzato in via Regina Adelasia del centro cittadino, era destinato alla vendita di fiori e piante.

Per il Parco, unico vero polmone verde del paese, invece, chiuso da tempo, il bando, con procedura aperta, prevedeva l’affidamento della sua gestione a privati per la durata di sei anni, con un canone annuo di appena cinquecento euro, mentre il chiosco lo si poteva utilizzare per la vendita di bevande e alimenti confezionati. Sembra, tuttavia che, quanto prima, i bandi saranno riproposti.

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