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Messina, sbarco di 237 migranti: arrestato scafista somalo

MESSINA. E' stato individuato e arrestato lo scafista somalo, Ali Mohammed, che ha traghettato 237 cittadini extracomunitari di diversa nazionalità, sbarcati poi a Messina lo scorso 13 aprile. Dalle testimonianze dei migranti è emerso un quadro preciso di una vera e propria organizzazione di traffico illecito di esseri umani. Molti migranti hanno raccontato di essere stati sottoposti a gravi e ripetute violenze e minacce, anche con uso di armi. Quando sono stati condotti dai trafficanti nei luoghi di imbarco in Libia e fatti salire sui natanti, qualcuno di loro sarebbe anche stato ucciso. Su tali fatti sono ancora in corso accertamenti finalizzati ad individuare eventuali complici dell’organizzazione in territorio nazionale.

I migranti sono arrivati al porto di Messina a bordo della nave della Guardia di Finanza "Monte Cimone". Gli extracomunitari erano stati già recuperati in precedenza nel Canale di Sicilia dal pattugliatore "Dattilo" della Guardia Costiera. Il gommone era stato intercettato in acque internazionali con a bordo 105 migranti, tra cui 27 minori, tutti di nazionalità subsahariana.

Subito dopo lo sbarco polizia e guardia di finanza hanno individuato il possibile scafista, di nazionalità somala e di circa diciotto anni. In un secondo momento gli inquirenti hanno raccolto le testimonianze dei migranti che si trovavano a bordo del gommone che hanno confermato le precise responsabilità dello scafista, Ali Mohammed. Il ragazzo avrebbe condotto il natante e avrebbe chiamato i soccorsi. Ali Mohammed è stato sottoposto a fermo, poi convalidato il 16 aprile.

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