LIPARI. Il punto nascite continua ad essere chiuso ed altre due partorienti a rischio negli ultimi giorni si sono dovute trasferire con l'elisoccorso del 118 negli ospedali di Milazzo e Messina. Lo hanno consigliato i medici del pronto soccorso dopo che le donne eoliane si erano recate al Pronto soccorso per delle complicanze. Sempre nel presidio della città mamertina sono nate altre due bimbe liparote. Per i genitori e familiari almeno una settimana di disagi e spese, considerato che si erano dovuti trasferiti in anticipo nella cittadina milazzese.
A Lipari per la chiusura del punto nascite non si placano le polemiche anche perché Bronte (cittadina in terraferma proprio nei giorni scorsi è stato riaperto in deroga). «E noi qui dobbiamo essere sempre in ansia - commenta una donna all'ottavo mese - per quasi due giorni domenica e lunedì' abbiamo dovuto fare i conti con l'isolamento. Da e per le sette isole non hanno viaggiato traghetti ed aliscafi. Il mare è stato forza 6-7 per le raffiche di vento da ovest nord ovest che hanno soffiato ad oltre 60 km orari. Se c'era bisogno in caso di urgenza neppure l'elisoccorso poteva alzarsi in volo… Questa è la realtà dell'Arcipelago». Nella maggiore isola delle Eolie è anche intervenuto Pippo Laccoto, deputato regionale Pd e componente della commissione sanità dell'Ars che si é soffermato proprio sul punto nascita, perché dopo le polemiche che vi sono state tra il sindaco marco Giorgianni ed il presidente della Regione Rosario Crocetta, ha puntualizzato che «il problema é a livello nazionale».
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